Elezioni Comunali: Intervista a Giuseppe Guttilla

Rubrica a cura di Alberto Accurso e dedicata ai candidati sindaco per il comune di Casteldaccia alle elezioni del 2018.

 

Quando è iniziata la sua passione per la politica?

Nel 1990, Io sono stato studente della facoltà di giurisprudenza, segretario del DS e fino al 2010 del PD. Dal 2000 al 2001 ass. al comune di Casteldaccia, poi di nuovo nel 2003 fino al 2008 per il consiglio comunale. Mi sono occupato tra l’altro di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, di censire i beni confiscati, chiedendo e attendendo un’officio di legalità.

Che consiglio darebbe ai giovani che volessero entrare nel mondo della politica?

I giovani devono avere fame di farne parte e devono trovare adeguato spazio, per essere protagonisti della vita politica, sia del paese sia della nazione, per ribellarsi al degrado, ci vuole il coraggio d’intraprendenza, prendendo posizione, perché il giovane è il presente attivo e il futuro fiducioso.

Quando ha deciso di candidarsi a sindaco di Casteldaccia?

Da qualche mese il gruppo che si chiama Officina CambiaMenti ha deciso d’investirmi di questa responsabilità, in pratica non esiste l’autoreferenzialità, essa è una patologia, è il gruppo che sceglie il candidato e il programma.

Cosa è il dissesto finanziario?

Esso è il risultante della cattiva amministrazione lunga 15 anni. Il dissesto tecnicamente può essere dichiarato per varie cause, nel nostro è stato dichiarato per un piano di riequilibrio, in cui non c’erano le condizioni , per una situazione debitoria camuffata che è venuta fuori per la sua interezza. Nel 2014 lo stato ha chiesto ha tutti gli enti quale era la situazione debitoria alla data 31/12/2012. Il comune ha fatto una richiesta di 12 mil.€, lo stato ne ha concessi 7.500.000€ (devono essere rimborsati entro il 2042 in rate di 400.000€ l’anno). I cittadini ringraziano Giovanni Di Giacinto.

Mi parli dello sviluppo economico del suo programma?

Esso si trova a dover fare a pugni con il diss. Finanziario, ci siamo resi conto che seppur limitate, le soluzioni esistono. In primo luogo attingeremo a fondi sovracomunali, a causa dell’inefficienza politica, sono stati usati solo in maniera marginale. Metteremo a punto una convenzione con UNIPA, per un progetto di tirocinio verso la nostra amministrazione, creare una carta dei servizi comunali, creare un centro d’informazione, creare dei centri di servizi tematici (turistici, rifiuti, politiche sociali etc.), potenziare un’adeguata formazione personale (S.U.A.P.). Per la fascia costiera creeremo un servizio navette, e individuare aree destinate a parcheggio. Abbiamo individuato con esperti agronomi, alcuni tipi di colture molto remunerative, investiremo su quello.

Lo sviluppo ambientale?

Abbiamo deciso di aderire alla filosofia Rifiuti Zero, una strategia dei rifiuti che si propone di riprogettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non come scarti ma risorse da riutilizzare come materie prime, è nostro auspicio che nel medio e lungo periodo queste azioni con la partecipazioni dei cittadini, arrivino con una convenzione della regione Sicilia, a riduzione per le bollette e agevolazioni commerciali.

Cosa è per lei la Democrazia?

E’ la forma più alta di libertà che l’uomo conosce, tuttavia dobbiamo imparare ad attuarla. Io penso che oggi a Casteldaccia ci sono elettori liberi che sanno percepire la differenza, tra chi  rappresenta la continuità e una proposta programmatica che rappresenti discontinuità e cambiamento.

Punti  di forza del programma:

  1. GESTIONE DEI RIFIUTI
  2. MAPPATURA DEI BISOGNI SOCIALI
  3. CREARE PRESUPPOSTI PER I GIOVANI
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