Nino Amato: La nuova amministrazione di Casteldaccia al primo giro di boa.

E’ una scelta relativamente  nuova, quella di confrontarsi con l’operatività  dei primi cento giorni  di governo. Nessuno pensa che 100 gg possano  rappresentare tempo di  bilanci, ma  sicuramente essi descrivono un periodo sufficiente ad individuare linee di tendenza.

Ed è per questo che ho deciso, dal mio personale osservatorio, di scrivere questa breve riflessione.  Credo che ogni cittadino possa, oggi, non certo trarre definitive ed affrettate conclusioni , ma cominciare a rilevare  le positività e le criticità dell’operato dell’amministrazione, ma aggiungerei anche dei protagonisti della vita politica locale.

In questo senso,  le tante promesse di rimanere protagonisti  sulla scena, fatte in  campagna elettorale, si sono purtroppo  dissolte  di fronte al pesante quotidiano agire, ed è chiaro che i tanti  non pervenuti o scomparsi del giorno dopo, saranno sempre pronti a criticare e mai a collaborare, in ragione della loro totale assenza.

Non serve qui rileggere nel dettaglio l’operato di questi primi giorni, compito per altro assolto  egregiamente dal Sindaco durante l’ultimo consiglio comunale,  serve piuttosto, attraverso alcuni segnali di carattere generale e direi  innovativi,  scorgere la direzione verso la quale ci  si muove,   e se, si muove l’intera collettività.

Del resto chi oggi amministra,  non si era preposto  compiti ed obbiettivi stratosferici, bensì quelli  di ricondurre a normalità la vita politica amministrativa della nostra comunità .

Vorrei trarre  spunti di rilettura   dall’analisi  dei comportamenti  dei diversi tipi di opposizione. Le prime, quelle  invitate per il tramite dei loro candidati a sindaco a partecipare al primo consiglio si sono presentate e non tutte, alla spicciola, senza sentirsi in dovere di proporre un minimo di   analisi. Alcuni fra questi,  pur essendo  supportati da visibilità stellare , si sono “a lungo interrogati su quale fosse il ruolo a loro attribuito” (precise parole su FB) , procedendo poi , con la pubblicazione di  una tabellina che riepilogava , il fatto e non fatto dei primi 100 gg . Speriamo,  presto, si  rendano conto che proprio  loro, più degli altri, debbono sentire il dovere di contribuire alla crescita di questo paese  e di questo territorio proprio perchè sono al governo della nazione .

Poi ci sono gli oppositori, o minoranza presente in consiglio comunale, che ha insistito sul “ si partiva da un punto così basso, di presenza, di competenza e credibilità dell’amministrazione passata,  che sarebbe bastato pochissimo, per fare di meglio”.

Argomenti da opposizione  silente o cosa? Anche per  loro,  la speranza è quella che in futuro entrino  nel merito, si rendano  responsabili e protagonisti dell’aiuto e della partecipazione per far crescere la comunità con proposte serie e credibili.

Quadro non certo entusiasmante direte voi, ma vi è infine da affrontare una terza opposizione, quella sociale e diffusa, quella  dei giovani e delle famiglie che si sono viste in questi anni abbandonate dalla  pubblica amministrazione,  l’opposizione vera, che rende di solito la vita difficile ai governi  di incapaci e corrotti .  Loro, i cittadini,  non hanno atteso giudizi di altri, non hanno esitato a mettere in campo entusiasmo e si sono riversati nelle piazze, per partecipare agli spettacoli, agli eventi culturali, in file lunghissime hanno accolto le istruzioni per la differenziata ed hanno partecipato ad assemblee ed incontri con il  fervore di chi vuole riuscire.

 

I cittadini,  che si stanno prodigando affinchè azioni di svolta segnino in meglio il futuro del nostro paese, non fermandosi alla differenziata , si informano , e chiedono  e  guardano al risanamento dei conti, al funzionamento dei servizi sociali, alle politiche di genere, alla riorganizzazione della macchina amministrativa  ed alle battaglie di legalità e giustizia sociale.

L’azione politica di un gruppo coeso, sin da subito ben più ampio di quello della vicenda elettorale, con una leadership autorevole, con una rappresentanza consiliare che ha compreso l’importanza dei ruoli, e  che ha posto al centro l’azione di legalità  e trasparenza e di lotta alla mafia, con iniziative culturali di importanza simbolica ed operativa e progettualità  non indifferente, indicano  e cominciano al tempo stesso a segnare una strada , che non poteva che essere approvata e sostenuta dai cittadini.

La grande partecipazione popolare alla svolta di una nuova visione eco-sostenibile che parte dalla raccolta differenziata porta a porta spinta  e perviene ad una azione di riciclaggio vero, e con la grande propensione al  risanamento ed alla riqualificazione  del territorio per migliorare sistema e qualità della vita, non sono roba di poco conto.

Il fatto che sin dalle primissime settimane, ed  al  di la’ dell’azione repressiva delle  multe, la raccolta dia ottimi risultati, e spinga a continuare con un’azione di  sensibilizzazione culturale, che si potrà ottimizzare soprattutto per le giovani generazioni, in una strettissima collaborazione con le scuole e  con l’uso delle nuove tecnologie  e  della  nuova App per la gestione dei rifiuti, è emblematico e foriero di positività.

La scelta di  vie di comunicazione più dirette e nuove  con i cittadini, sui social media, dove proliferano le pagine ed i profili, di plauso ma anche  di critica, di massima attenzione sui servizi , e  di partecipazione alla vita collettiva, dove non di rado ti capita di parlare con i consulenti, con gli assessori e con lo stesso sindaco per risolvere questioni più o meno importanti, suscitano  grande interesse nella popolazione  e  riaccendono molta speranza per il futuro.

In vero, se  raggiungere  il minimo  della “bella normalità” non è ancora un obbiettivo pienamente raggiunto e molte cose si potranno e dovranno ancora migliorare e portare a regime, una linea di tendenza  positiva e concreta  di buon  governo sembra emergere con nettezza.

Una comunità in cammino, che ritrova un Sindaco ed un’amministrazione capace e presente, ma soprattutto entusiasmo e voglia di fare nella sua gente, solo da lì può ripartire per  ridare opportunità  di nuovo lavoro e  sviluppo dell’economia e della società nel suo complesso.

Nino Amato

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Redazione

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