ESCLUSIVA – On. Aiello ai nostri microfoni: “Ecco come sono arrivato alla Camera”

Tra i personaggi di spicco di Casteldaccia, ricopre un ruolo di assoluto privilegio Davide Aiello, giovanissimo neo-onorevole della Camera dei deputati.

In esclusiva per “Il Corriere del Duca”, l’onorevole Aiello si è concesso alle nostre domande.

 

Onorevole Aiello, è un piacere e un onore poterla intervistare per il nostro “neonato” sito d’informazione locale e la ringraziamo anticipatamente per il tempo che ci sta dedicando. Iniziamo subito a chiederle che emozione si prova a far parte del Parlamento Italiano?

Grazie a voi per avermi dato la possibilità di raccontarvi la mia esperienza. Far parte del Parlamento Italiano è sicuramente un emozione indescrivibile. La prima volta che ho messo piede a Montecitorio ricordo che mi mancò il fiato. Oltre alla forte emozione devo dire che sento molto la responsabilità di svolgere un ruolo importante per l’intera società.

Lei ha un po’ fatto la storia della politica casteldaccese. Cosa è per lei rappresentare Casteldaccia e la Sicilia al Parlamento?

Sì, sono il primo casteldaccese a far parte del Parlamento italiano, spero che in futuro tanti altri miei concittadini possano vivere questa stessa esperienza. Casteldaccia è il paese in cui vivo da quando sono nato e a cui sono molto legato. Per me è un onore rappresentare Casteldaccia e la Sicilia ma la cosa più importante è avere la possibilità di risolvere i tanti problemi del nostro paese e della nostra regione che purtroppo da anni non trovano soluzione.

Quali sono le difficoltà nel portare in Parlamento tutti i problemi della Sicilia, come la disoccupazione giovanile?

Come dicevo prima i problemi nel nostro territorio sono tanti e i vari Governi che si sono succeduti non hanno dato le risposte che i cittadini giustamente si aspettano. Adesso l’ottica è cambiata. Ci sono tutti i presupposti per poter portare sviluppo e soprattutto lavoro nella nostra splendida terra. Le difficoltà sono soltanto i tempi lunghi che molte volte vengono dettati dalla burocrazia, ma stiamo lavorando per migliorare anche questo aspetto.

Quali sono i suoi programmi per far sì che qualcosa possa cambiare in meglio?

Il mio programma è ovviamente quello del MoVimento 5 Stelle e del contratto del “Governo del Cambiamento”. 

Da sempre abbiamo avuto un approccio diverso per lo sviluppo economico del paese. Vogliamo agevolare le piccole e medie imprese, incentivare la ricerca e l’innovazione, dare a tutti la possibilità di avere i mezzi necessari per vivere dignitosamente. Tutto parte dal lavoro e dobbiamo creare le condizioni per far sì che i giovani non siano più costretti ad emigrare per crearsi un futuro, ma anche tutelare chi il lavoro l’ha perso, affinché non venga abbandonato a se stesso.

Così giovane, così importante. Come si arriva a deputato della Repubblica italiana? Qual è il percorso da fare?

Devo dire che l’attuale legislatura è composta da tantissimi parlamentari molto giovani. Dal punto di vista anagrafico abbiamo veramente svecchiato il Parlamento e questo è sicuramente un dato positivo. Il mio percorso è stato molto spontaneo. Seguivo la politica in modo assiduo ma un giorno ho capito che non potevo stare solo a guardare. Ho deciso di attivarmi nel mio paese, Casteldaccia, insieme ad altri “cittadini attivi”. Iniziai a seguire i consigli comunali, fare informazione online, curare spazi verdi pubblici, organizzare eventi, incontri, agorà, petizioni e tante altre iniziative. Poi nel 2013 diventai consigliere comunale, il primo del M5S in provincia di Palermo. Poi sono stato candidato alle ultime elezioni regionali ed infine alle elezioni nazionali del 4 marzo. Nel M5S tutto parte da te, da un cambiamento culturale che occorre mettere in pratica. Il percorso è fatto di attivismo, coerenza e tanta passione.
Non c’è un percorso prestabilito.

Ha sempre sognato di diventare un politico? È da sempre stato il suo obiettivo principale?

La politica è sempre stata una mia passione. L’ho sempre seguita con molto interesse fin dagli anni del liceo. Sentivo dentro di me che un giorno mi sarei occupato di politica in modo attivo, ma mai avrei immaginato di arrivare fin qui.

Come si articola la sua settimana? Vive a Roma o lavora da pendolare?

I ritmi della settimana sono dettati dagli impegni d’aula e di commissione. Faccio parte di due importanti commissioni: lavoro e affari costituzionali. Di solito gli impegni istituzionali iniziano il lunedì pomeriggio e finiscono il venerdì mattina. Quando non ho impegni a Roma torno a Casteldaccia e di solito nei weekend mi dedico ad incontri o eventi sul territorio. Roma è una bellissima città ma voglio mantenere sempre vivo il contatto con il collegio che ho l’onore di rappresentare.

Grazie per la sua disponibilità, buon lavoro!

Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia esperienza. Colgo l’occasione per fare a tutto lo staff de ilcorrieredelduca.it un grande in bocca al lupo per questa nuova avventura.
Buon lavoro ragazzi, a presto.

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Salvo Orifici

Giornalista per passione, mi occupo prevalentemente di sport. Ho lavorato per diverse testate, compresi SkyTg24 e SkySport 24. Ma è dal basso che bisogna partire e, alla fine, arrivare.